Il 28 Ottobre 2019, nell’ambito di un ciclo di interventi formativi previsti dal Progetto FIELD – finanziato nell’ambito del PSR regionale della Toscana e coordinato dal Centro Analisi C.A.I.M. S.r.l. di Follonica -, Graziana Masciandaro ha presentato le attività del Progetto LIFE Zeowine a 30 lavoratori del settore agricolo, agroalimentare e forestale, terrestre, dirigenti ed, in particolare: imprenditori agricoli; proprietari di aziende agroalimentari; amministratori e dipendenti, anche con funzioni manageriali, di organi di gestione del territorio, rappresentati da Comuni, Unioni di Comuni, Enti del Parco ed enti pubblici che gestiscono i siti della Rete Natura 2000.

Lo scopo del progetto è quello di realizzare interventi di trasferimento dell’innovazione con l’obiettivo di potenziare il sistema delle conoscenze e del trasferimento dell’innovazione attraverso azioni di informazione, destinate agli addetti del settore agricolo, agroalimentare e forestale, gestori del territorio operanti in zone rurali. Il progetto vuole sostenere l’erogazione di interventi informativi finalizzati a realizzare attività di disseminazione delle informazioni rilevanti per le attività agricole, agroalimentari, forestali.

L’intervento della Dott.ssa Grazia Masciandaro – Ricercatrice CNR-IRET di Pisa e coordinatrice del Progetto LIFE ZEOWINE -, ha approfondito il tema della “Tutela della fertilità del suolo e prevenzione del dissesto idrogeologico” con particolare focus sulla “Gestione del suolo per la tutela della fertilità e la conservazione della sostanza organica, contenimento dell’erosione”.

Tra i casi di studio sono state presentate le attività ed i risultati del Progetto LIFE ZEOWINE che ha realizzato un nuovo ammendante per incrementare la fertilità dei suoli nel settore vitivinicolo. Tale fertilizzante è stato ottenuto combinando le proprietà della zeolite, il cui utilizzo nel recupero dei suoli e degli ambienti contaminati e degradati presenta ottime potenzialità in molti settori oltre che in agricoltura, con la sostanza organica stabile di un compost ottenuto su scala aziendale dal riutilizzo degli scarti di lavorazione delle uve, vinacce e raspi. I risultati attesi dell’applicazione di tale prodotto ai terreni vitati sono relativi al miglioramento complessivo della qualità dei suoli in termini di contenuto in sostanza organica, biodiversità, miglioramento delle condizioni idriche e strutturali, alla riduzione del contenuto in rame biodisponibile e dell’impatto totale delle emissioni di gas serra, ma anche all’incremento della qualità delle uve e dello stato di equilibrio fisiologico delle viti.